Cucina moderna e cucina in arte povera

L'ambiente della cucina è sicuramente la stanza più vissuta di una casa, quella che in un certo senso racchiude l'essenza delle persone che vi abitano, in cui gli odori prodotti dai cibi e dalle cotture vanno a formare quel profumo caratteristico che rappresenta l'intero nucleo familiare.

Ne consegue che la scelta della tipologia di cucina per la nostra abitazione dipende da una serie di fattori, sia personali, sia economici, sia logistici, sia di tendenza. L'arredamento complessivo deve seguire e rispettare tuttavia una certa armonia di stili e colori, per non accostare un design iper-moderno di un salone ad una linea rustica di una cucina, elementi che mal si sposano se visti nell'intero contesto abitativo.
E' anche vero che si tende a volte ad arredare le stanze secondo un concetto differente, scaturito dall'effettivo bisogno quotidiano di esse. Così si può preferire una cucina dalle linee nette ed essenziali, ma estremamente funzionale ed intuitiva, ed un salone elegante e di stampo antico, utilizzato con meno frequenza e nei momenti di relax.
Il gusto prettamente personale ha un'influenza non certo trascurabile sulla scelta dell'arredamento da adottare per la cucina, tuttavia sono altri gli elementi che conducono l'acquirente all'acquisto di una cucina moderna piuttosto che di una in arte povera.

L'aspetto economico non è da sottovalutare, ma il mercato odierno offre soluzioni per ogni esigenza, soddisfacendo anche problemi di natura logistica, creando cucine componibili in modo da sfruttare ed ottimizzare al meglio gli spazi a disposizione.
Se la tendenza odierna ci spinge verso un ritorno al passato, le reali esigenze del cliente a volte lo guidano verso le linee semplici e geometriche del design moderno. E' quindi il tipo di vita che influenza maggiormente la scelta dell'arredamento della nostra cucina.

Una cucina moderna offre senza dubbio molta praticità, specialmente a chi ha poco spazio a disposizione. Un design d'attualità e un tocco contemporaneo uniti a contrasti di colori e materiali escludono il senso di freddezza della modernità, offrendo composizioni accoglienti ed eleganti.
L'acciaio della zona operativa (lavabo e cucina) è unito al legno degli elementi componibili, creando un accostamento di toni luminosi e naturali di gradevole impatto visivo. Non è detto, quindi, che la scelta di una cucina moderna significhi una conseguente rinuncia all'aspetto estetico: composizioni dinamiche permettono di ricreare quell'atmosfera calda ed informale in uno stile iper-moderno e funzionale.

Una cucina in arte povera ci fa riscoprire le antiche tradizioni, spesso dimenticate dalla frenesia della vita moderna a cui siamo abituati. Se da un lato la sua praticità può venir meno dalla estrema cura per il dettaglio e per le forme elaborate, dall'altro uno stile classico, di effetto, ci fa circondare da un'atmosfera d'altri tempi, quando il focolare domestico rappresentava il centro del nucleo familiare.
La forte presenza del legno trasforma l'ambiente in una zona rustica ed elegante al tempo stesso. Intarsi e fregi impreziosiscono gli elementi in un'esplosione di creatività artistica che non può lasciare indifferenti.
Alcune soluzioni sono destinate a chi ha parecchio spazio da poter utilizzare, ma nel mercato esistono progetti mirati a soddisfare le proprie esigenze logistiche.
Cucina moderna o cucina in arte povera, quindi? La scelta spetta a voi, alle vostre effettive necessità, al vostro stile di vita, al vostro carattere.
Il mercato vi offre una vasta gamma di soluzioni, di materiali, di colori che si adattano ad ogni tipo di arredamento domestico.


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Daniele Imperi - web designer


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In pratica la vecchia Anatolia si suddivide in tre grandi aree: occidentale, orientale e centrale. L’appassionato collezionista infatti si concentrerà su manufatti di queste zone realizzati fra la fine del 700 e la prima metà dell’800.


In effetti si tratta di complementi e tappeti arredamento estremamente raffinati, annodati con sapienza ed esperienza per un risultato di altissima qualità, difatti le origini di questi straordinari tappeti era già conosciuta a Marco Polo intorno al 1270. Naturalmente col tempo questa eccezionale abilità manifatturiera non è andata perduta, infatti le imitazioni meglio realizzate vengono proprio realizzate sul territorio Turco.

Queste “copie” vengono realizzate perché nel tempo, i tappeti più antichi hanno raggiunto effettivamente quotazioni di tutto rilievo, infatti si parla di milioni di Euro/Dollari americani e trovarli è davvero come cercare un ago in un pagliaio in tutto il mondo. Anche se non per tutte le tasche, riducendo un poco le proprie esigenze, si riescono ad acquistare con circa una decina di migliaia di Euro, esemplari più recenti (in pratica quelli della prima metà dell’800). Questo può essere interpretato anche come un buon investimento nel futuro, vista la loro rivalutazione costante nel tempo.

Naturalmente, anche se forse è superfluo ricordarlo, l’acquisto di tappeti turchi non deve essere in qualsiasi circostanza considerato un investimento di speculazione, in quanto nel breve periodo si raccoglierebbero esclusivamente delusioni finanziarie. Al contrario conservare il proprio manufatto per uno o due lustri può rivelarsi una vera e propria soddisfazione a livello economico, ovviamente se si è acquistato un prodotto qualitativamente valido e particolare.

Per far ciò è indispensabile raccogliere il maggior numero di informazioni e documentarsi sulla storia del tappeto e del venditore, richiedere sempre tutte le eventuali certificazioni e caratteristiche tecniche e artistiche dei tappeti che si intende acquistare. In particolar modo, occorre valutare gli interventi di manutenzione e restauro effettuati durante gli anni che si sono rivelati fondamentali per mantenere nel tempo tutte le caratteristiche del tappeto.

Tornando alla descrizione più artistica e tralasciando il lato economico, possiamo annoverare fra i tappeti anatolici occidentali i Melas, i Kula, gli Usciak ed i Ghiordes. Mentre per l’anatolia centrale sono i Konia e i Ladik, infine per la zona orientale i Sivas. Chiaramente, per sorridere, non destiniamo questi esemplari a scopi non appropriati come i tappeti bagno dove ci sono soluzioni molto più economiche ed appropriate!

Il suggerimento di rivolgere la propria attenzione all’acquisto di manufatti del ‘700-‘800 si fonda su alcune considerazioni da non trascurare: i tappeti più antichi vengono scambiati e commercializzati senza più alcuna logica di mercato ma prettamente emotiva in quanto sono davvero rari ed introvabili. Al contrario i tappeti più moderni (dell’800 avanzato) soffrono le nuove tecniche occidentali di trattamento e colorazione introdotte dall’industria, che concentrandosi solo sugli aspetti commerciali ed economici, ha sminuito il valore artistico e storico dei prodotti successivamente creati.

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A cura di Michele De Capitani
Prima Posizione Srl – Acquisire nuovi clienti


Fonte: Article-Marketing.it




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Manutenzione degli impianti di casa

Mantenere in efficienza gli impianti di casa, soprattutto quelli a gas, rispettando gli impegni di revisione porta ad un duplice vantaggio.
Si ha la garanzia che le persone che abitano la vostra casa siano in sicurezza e si ha inoltre una maggiore efficienza energetica così da ridurre sia l'inquinamento generato sia i consumi avendo così anche un leggero risparmio economico nelle bollette.

La manutenzione della caldaia è regolata dalle normative che prevedono interventi annuali da parte di tecnici specializzati che praticheranno la manutenzione ordinaria e la verifica dell'efficienza energetica. Importante è distinguere le attività di manutenzione ordinaria e i controlli previsti dalla legge. La manutenzione ordinaria, che prevede accertamenti su sicurezza, corretto funzionamento e pulizia, è regolamentata dalle norme Uni-Cog 10435/95 e Uni-Cig 10436/96 che prevedono interventi da parte di tecnici specializzati con cadenza minima annuale.
I controlli di legge riguardano invece l'esame dei fumi e la verifica del rendimento di combustibile. La frequenza di questi controlli è in relazione alla tipologia di caldaia e alla sua età, frequenza comunque regolamentata dal decreto legislativo 192/2005 poi modificato dal 311/2006.
Gli impianti più comuni con potenza nominale maggiore o uguale a 35 kW dovranno essere revisionati con cadenza annuale.
Gli impianti con potenza inferiore a 35 kW dovranno essere revisionati ogni 4 anni.
Al termine di ogni intervento di verifica e manutenzione degli impianti di casa il tecnico specializzato dovrà redigere un rapporto di controllo tecnico con il quale attesta che gli impianti verificati sono in buone condizioni di efficienza energetica e sono in sicurezza.

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Valerio Carnevali

Agenzia Immobiliare Rasi


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Solitamente quando con la propria moglie si compra la prima casa, si cerca di fare delle implementazioni ad essa come aumentare il numero delle finestre della cantina, rifare la pavimentazione del soggiorno magari con un buon parquet in legno ed infine rendere la sala da pranzo molto più luminosa con giochi di luce naturale ed artificiale. Stesse implementazioni solitamente vengono apportate anche alle camere, sia a quelle degli eventuali figli sia alla camera matrimoniale.


Se si acquista e ci si trasferisce nella nuova casa nel periodo invernale, probabilmente non ci si pensa nemmeno all’installare un impianto di condizionamento con tutti i relativi accessori per il condizionamento, ma arrivata l’estate e la casa inizia a riscaldarsi, soprattutto nelle grandi città è ormai indispensabile munirsi di un buon impianto di raffreddamento dell’aria.

Allora si passa a richiedere vari preventivi ad installatori locali specializzati nella messa in posa ed attivazione di elementi refrigeranti. Una volta scelta la società che effettuerà il lavoro, ci si accorgerà presto che viste le norme condominiali oppure la localizzazione dell’impianto esterno, il
percorso dell’unità presente in casa sarà “quasi” obbligato.

Il problema è che questi interventi possono essere anche invasivi, e portare alla rottura di tutti quegli elementi indicati precedentemente nuovi e che hanno migliorato la qualità di vita all’interno della casa. Ad esempio, l’istallazione ottimale delle pompe climatizzatori è indispensabile per il perfetto funzionamento dell’impianto di climatizzazione.

Se poi il percorso delle tubazioni dell’aria non è ottimale e l’installazione non è a regola d’arte, oppure si è obbligati ad installare l’unità esterna proprio fuori e adiacente alle camere da letto, questa scelta potrebbe rilevarsi deleteria per i forti rumori che possono scatenarsi minando il sonno e quindi il riposo corretto durante le ore notturne.

Pertanto occorre fare molta attenzione a tutti questi particolari per non trovarsi spiazzati a lavori
terminati. In particolar modo, per realizzare nel migliore dei modi l’impianto, si consiglia di fare l’istallazione dell’impianto insieme a tutti gli altri interventi di muratura e di miglioramento dell’appartamento. Inoltre bisognerebbe tracciare una mappa di canaline in pvc in funzione, oltre che della nuova casa anche del regolamento condominiale, in modo da prevedere tutte le eventuali complicazioni che potrebbero insorgere durante l’installazione, ma soprattutto l’utilizzo, dell’impianto di condizionamento e climatizzazione.


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A cura di Michele De Capitani

Prima Posizione Srl – Aumentare link


Fonte: Article-Marketing.it




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Stampe Foto su Tela

Le immagini accompagnano la nostra vita ogni giorno. Che siano foto su un giornale o appese a un muro o quadri, fanno ormai parte del nostro vivere quotidiano. Hanno acquistato sempre maggiore rilevanza in tutto. Anche nell'arredamento. Inizialmente le fotografie e le stampe venivano utilizzate esclusivamente da grandi artisti e architetti e appesa nel salone di casa, o in ambienti molto particolari.

Difficilmente potevamo vedere una stampa su tela appesa in una casa comune. Troppo costosa. Ora invece, le nuove tecniche di stampa digitale, hanno reso questo tipo di accessorio d'arredo alla portata di tutti. In questo modo abbiamo iniziato a vedere anche nelle case di amici e parenti delle immagini stampate su tela prima nei salotti. Erano riproduzioni di grandi quadri che per farle diventare un pochino più preziose erano state riprodotte su tela di tipo pittorico. Un po' per volta si sono allargate anche all'utilizzo negli altri ambienti, come la cucina o la camera da letto. Un utilizzo sempre più importante delle stampe foto su tela, testimoniato anche dalle nuove tendenze di arredamento che si vedono sulle riviste specializzate e sui giornali. I canvas con la stampa di immagini, sempre più specifiche e legate al luogo in cui poi verranno inserite, ora li troviamo veramente ovunque. Vengono utilizzati da architetti e arredatori per rinnovare ambienti o dare un tocco personalizzato a una ambiente nuovo.
Per farlo utilizzano una serie di tecniche e stili che vengono in genere abbinati al tipo di arredamento in cui vengono inseriti.
E soprattutto vengono personalizzati. Non più immagini di opere famose, di quadri di altri tempi e autori, ma nostre immagini, nostre opere d'arte. Non dipinte ma fotografate. Le nostre foto stampate, grazie alle nuove tecnologie, su tele pittoriche che possono poi essere utilizzate per dare un tocco nuovo alla nostra casa, al nostro arredamento. Un modo per dare un nuovo risalto alle nostre fotografie, alle immagini che rappresentano la nostra vita.
Ecco allora comparire nelle nostre case, la stampa su tela dalla foto del nostro matrimonio. Magari stampata in bianco e nero per renderla ancora più elegante e parte integrante di qualsiasi tipo di arredamento. Oppure nei toni seppiati, che rendono l'immagine come se uscisse da un film di altri tempi. Un modo veramente originale per dare un ruolo alla foto del giorno delle nostre nozze, senza relegarla in una qualsiasi cornice e sul comò della camera da letto.
Ma le nuove tecniche di stampa ci permettono di realizzare una serie di pannelli originali e unici, adatti non solo a rappresentare il giorno più bello della nostra vita, ma anche momenti divertenti di tutti i giorni a cui vogliamo dare un peso maggiore.
Possiamo infatti scegliere una serie di fotografie e con queste realizzare un fotocollage. Un fotocollage altro non è che una stampa sempre su tela, di una serie di fotografie scelte da noi in base a una determinata regola. Ad esempio tutte le foto del mare, o tutte le foto delle vacanze. O anche tutte le foto dei bambini. Stampate, combinate sulla tela, a creare un grande collage multicolore che rappresenta uno spaccato della nostra vita. Possiamo appenderlo in camera da letto, nella cameretta dei bambini. Una sorta di album appeso alle pareti di casa. Può anche essere una buona idea regalo se vogliamo sorprendere degli amici.
Un altro stile permette di stampare la stessa foto dividendola su più pannelli, quasi a formare un puzzle. È una bella soluzione per chi ha delle grandi pareti da arredare e delle foto molto particolari o importanti. L'immagine viene stampata divisa in pezzi, su un numero di tele maggiore di uno. In questo modo potrete distanziare un pochino i vari pannelli creando un bellissimo effetto puzzle sulla parete, senza perdere la qualità dell'immagine scelta.
Se invece volete rendere più allegro il vostro arredamento potete scegliere di creare un pannello in stile pop art. Avete presente il grande Andy Warhol? Colui che realizzò quel bellissimo ritratto di Marylin in multicolore? Ora potete emulare questo grande artista senza fatica. In modo semplice e soprattutto con una vostra immagine. Non più l'immagine di una famosa attrice nelle nostre case, ma la nostra. Il nostro ritratto riprodotto 2, 4, 6 volte su tela. Nei colori tipici di questo stile, forti, accesi, acidi. Possiamo scegliere di stampare la nostra immagine su una tela unica divisa in riquadri o anche di stampare diversi teli, uno per ogni insieme di colori, una per ogni ritratto. In questo secondo modo potremo anche scegliere di spostare i vari pannelli in base al nostro umore, creando giochi di colore sempre nuovi e diversi. L'idea di una tela pop art può essere anche una buona idea regalo. Pensate a quanto apprezzerebbero i vostri amici il fatto di ricevere come regalo un loro ritratto realizzato in questo stile. Sicuramente sarebbe un regalo molto apprezzato e gradito.
Con le nostre fotografie possiamo davvero, ora, realizzare di tutto. Da un semplice pannello che riproduce la nostra immagine, a una serie di pannelli da usare come complementi di arredo, a delle vere e proprie opere d'arte, come nel caso della stampa pop art su tela. Possiamo realizzare dei foto collage che racchiudono diversi momenti della nostra vita, per noi importanti. Ma possiamo anche dare nuovi effetti alle nostre stampe. Come stampare una foto che originariamente era a colori e trasformarla in una stampa in bianco e nero oppure seppiata.
Ultimamente sta prendendo anche piede la stampa delle fotografie su tela in stile pellicola. Avete presente quelle foto, che spesso vediamo solo sui giornali, in cui una immagine è contornata da una sorta di pellicola? Come se fosse il rullino di una vecchia macchiana fotografica? Benissimo ora possiamo farlo anche noi. Le nuove tecnologie di stampa ci permettono di realizzare dei pannelli con questo particolare effetto, creando dei nuovi e suggestivi canvas cinema che daranno un risalto differente alle nostre fotografie.
Insomma in ogni modo, le nostre fotografie da oggi possono avere un nuovo ruolo nel nostro arredamento. Un ruolo unico e importante. Grazie alla tecnica della stampa su tela potremo creare dei pannelli d'arredamento che ci aiuteranno ad arredare in modo unico e personalizzato la nostra casa, utilizzando finalmente le immagini che più ci sono care e non delle semplici stampe che si trovano ormai un po' ovunque.


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Scritto da Dino Risi - Fotoregali.com


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La domotica

Installare nella propria casa un sistema più o meno sofisticato di domotica consente diversi vantaggi:

Risparmio energetico
Installando le opportune apparecchiature domotiche è possibile ottenere numerosi benefici nel risparmio energetico.


Per esempio:
· il sistema, in funzione del livello di luminosità naturale, propone diversi livelli di accensione dell'illuminazione degli interni (40% in pieno giorno, 75% prima del tramonto, 100% di sera, 30% di notte). In questo modo si riduce sensibilmente il consumo elettrico con conseguente risparmio sulla bolletta!
· il sistema provvede a spegnere automaticamente eventuali luci dimenticate accese
· il sistema spegne l'aria condizionata se una finestra viene lasciata aperta inavvertitamente
· il sistema apre e chiude automaticamente gli avvolgibili in modo da ridurre la necessità di climatizzazione artificiale
Confort
Tramite un unico dispositivo è possibile comandare tutte gli elettrodomestici della tua casa.
È possibile configurare il sistema per creare scenari personalizzati, cioè una complessa sequenza di comandi che vengono eseguiti automaticamente e solo in tua presenza. Per esempio premuto sul telecomando un tasto, il sistema può chiudere le tende, abbassare le luci del bagno e diffondere una essenza profumata, accendere la vasca idromassaggio.

Oppure: suonano il campanello di casa e automaticamente la TV va in pausa, si accende la luce delle scale, premo un un tasto sul telecomando e si apre il cancello motorizzato.

Sicurezza
Un sistema domotico di protezione dalle fughe di gas, oltre ad inibire l'elettrovalvola del gas, consente di:
· inibire l'accensione dei vari circuiti di illuminazione che sono la causa principale delle esplosioni quando si verificano fughe di gas
· aprire gli infissi motorizzati
· avviare l'estrazione dell'aria (in caso di estrattore remoto dell'aria)


Inoltre il sistema permette di interfacciarsi con dispositivi di antincendio, video controllo, telesoccorso.
Design e rispetto dell’arredo del vostro appartameto
Per avere tutte queste funzionalità non è assolutamente necessario tappezzare la vostra casa di monitor e pulsanti. Tutto viene gestito da un unico super visore e anche tutte le vostre periferiche quali monitor LCD, decoder sky, lettore dvd, videocitofono, telefono cordless potranno essere posizionate in un'unica stanza così da liberare il vostro soggiorno da sgradevoli "scatolotti elettronici", senza però negarsi le loro ormai irrinunciabili funzionalità. In questo modo le esigenze estetiche degli ambienti verranno completamente rispettate.


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Valerio Carnevali

Valerio Carnevali soluzioni informatiche

Immobiliare Rasi


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Scegliere e comprare un tappeto: il colore

Comprare un tappeto può all’apparenza sembrare una cosa semplice e banale, ma è un gesto che richiede qualche riflessione, per poterci permettere di acquistare un buon prodotto che ci possa soddisfare completamente.
Istintivamente saremmo portati a comprare un tappeto solo per l’immediatezza delle sensazioni che ci comunica alla vista.

Un acquisto basato su queste pulsioni potrebbe rivelarsi però non del tutto appropriato, se questo tappeto – pur bello nella sua natura – non si adattasse poi alla collocazione che avremmo voluto dargli o non fosse della giusta qualità oppure avesse uno stile in contrasto con quello dell’arredamento della nostra casa o del nostro ufficio.
Prima di tutto dobbiamo decidere dove comprare il tappeto, scegliendo tra i diversi stili proposti e facendo attenzione alla qualità dei materiali.
Ci sono ad esempio negozi di tappeti persiani, caucasici, indiani, ma anche negozi che vendono tappeti moderni e di tendenza, con un grande occhio al design e all’impatto scenografico che ne può derivare.
Una volta scelto il nostro negozio dobbiamo riflettere su ciò che veramente ci serve. Comprare un tappeto significa avere ben presente l’ambiente in cui lo si vuole collocare: gli spazi, i colori delle pareti e dei mobili, lo stile dell’arredamento, la luce presente nella stanza e tanti altri elementi che possono concorrere a farci prediligere un prodotto anziché un altro.
Prendiamo in considerazione ad esempio il colore. Non dobbiamo farci attrarre solamente dai colori che più amiamo in assoluto, decontestualizzando così il nostro tappeto, ma dobbiamo visualizzarlo all’interno della stanza, immaginarcelo posato per terra. Solo così potremo capire esattamente se i suoi toni possono ben adattarsi a ciò che lo circonda.
Un ambiente poco illuminato, infatti, risulterà essere incupito da un tappeto dai colori scuri. Questo, pur meraviglioso nella sua essenza, potrà penalizzare troppo la stanza, così come lo stesso tappeto scuro, posto all’interno di una sala ampia e luminosa, ne diventerà il punto focale, richiamando lo sguardo e conferendo all’insieme un tono estremamente grintoso e pieno di stile.
Un tappeto rosso su un pavimento di cotto che vira al colore rossiccio tenderà a perdersi e scomparire, mentre un prodotto chiaro avrà la forza di illuminare, rendendo il colore del cotto visivamente più brillante e facendolo risaltare maggiormente.
C’è qualcuno che abbina il tappeto ai mobili, ricercandone tra i colori qualcosa che richiami l’armadio piuttosto che il tavolo o la libreria, puntando alla cura dei dettagli e alla ricercatezza, ma tutto questo non è sufficiente per scegliere bene.
Dobbiamo infatti sempre avere un occhio anche al tipo di atmosfera che vogliamo creare: desideriamo una stanza dai toni soft ed attenuati oppure vogliamo optare per una scelta azzardata che contrapponga diversi elementi dalle sfumature forti e vivaci? Vogliamo la delicatezza di un accostamento garbato o preferiamo la spregiudicatezza del colore?
A noi la decisione, ricordandoci sempre che ogni ambiente richiede il suo tappeto e che la sua scelta dipende da un mix di valutazioni differenti. Comprarlo con attenzione significa acquistare un pezzo di design da vivere ogni giorno con passione.

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Chiara Bardini – Responsabile Comunicazione Webtappeti.it
Vendita tappeti online




Webtappeti.it
Largo Ripa 6
24020 Ranica ( BG )
tel 035-363252 - fax 035-4124035
info@webtappeti.it


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Nuove tendenze per l’ufficio

Ogni giorno la nostra vita è piena di sfide. Sfidare il traffico, andare al lavoro, trattare coi clienti, coi colleghi, con gli impiegati, lottare con altissime pile di documenti sono alcune delle prevedibili sfide che affrontiamo ogni giorno.


Ma ce ne sono anche che non possiamo prevedere e che incontriamo comunque tutti i giorni. Dobbiamo trovare velocemente delle soluzioni. Un luogo di lavoro soddisfacente, curato, stimolante e creativo può aiutare le persone a controllare anche le situazioni impreviste.

Creare un ambiente di lavoro che aiuti le persone a sentirsi responsabili può ridurre lo stress da lavoro, migliorare le capacità collegate al lavoro, aumentare la tolleranza, la comprensione, la produttività e innalzare il processo decisionale, per questo è fondamentale trovare un partner affidabile nel general contractor. Le persone si sentono “legate” quando sono al lavoro. Perciò fornire loro la possibilità di utilizzare il loro tempo al lavoro in modo positivo rende più forti gli impiegati e anche gli affari. Oggi le aziende cercano di offrire ai loro impiegati diversi servizi che facilitino la vita di tutti i giorni, come asili, lavanderie, sale giochi, servizi di massaggi. Ovviamente gli incentivi sono molto gradevoli ma creare un ambiente di lavoro che soddisfi i bisogni specifici e in evoluzione degli impiegati e degli affari è la sfida più importante. Oggi le aziende sono ben consapevoli del bisogno di soddisfare e capitalizzare la forza lavoro.

Le vite di tutti noi sono piene di stress, gli impiegati ne sono travolti e sperano di riuscire ad arrivare alla fine della giornata. Creando un ambiente confortevole sia gli affari che gli impiegati ne beneficeranno enormemente. Negli ultimi anni quindi il design degli uffici riveste sempre più importanza, molte aziende si occupano di progettazione di uffici e di dare vita ad ambienti di lavoro moderni e funzionali, con l’utilizzo di soluzioni e materiali innovativi e flessibili. Dalle sedie alle scrivanie, tutto è disegnato per essere più confortevole ed ergonomico, anche i più comuni accessori, come per esempio il cestino può assumere linee innovative e colori vivaci. I porta computer e porta telefoni sono robusti e snodabili in grado da darti la migliore visibilità con il minor sforzo.

Le nuove esigenze dell’ambiente di lavoro richiedono la progettazione di interni e spazi dinamici, flessibili, personalizzati e anche la possibilità di creare ogni volta combinazioni diverse. Le pareti, quindi, sono diventate elementi in grado di determinare e influenzare gli ambienti permettendo di creare soluzioni più o meno confortevoli, isolate o aperte, per sfruttare al massimo gli spazi di un ufficio. Lo spazio di lavoro è un ambiente da vivere comodamente, nella piena libertà di agire. La possibilità di mutare la sua configurazione diventa ormai un’esigenza indispensabile, specialmente per gli spazi ampi e moderni: le scrivanie si aggregano o si separano, per esigenze di lavoro. La progettazione quindi ha trovato un valido aiuto nelle pareti mobili, che permettono di allargare a volontà, di raggiungere la massima altezza, per consentire libertà di movimento. Anche l’illuminazione ha un ruolo fondamentale.

Il nuovo ambiente di lavoro è versatile, fresco, con proporzioni piacevoli per creare geometrie pulite e regolari, con curve morbide, forme e colori che rendano finalmente l’ufficio un luogo da vivere con serenità.



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A cura di Michele De Capitani
Trenet Srl - Sviluppo siti


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Lo stress è il modo in cui il nostro corpo e la nostra mente rispondono alle responsabilità e alle richieste che ci vengono assegnate. Sul luogo di lavoro lo stress si fa sentire quando richieste e responsabilità crescono. Lo stress è quello che ci fa portare a termine il lavoro entro la data prevista, ma soprattutto ci spinge a farlo con cura. La tensione si innalza e ci dà uno sprint adrenalinico che ci permette di spingerci oltre i nostri limiti. Spesso è solo quando il lavoro è finito o la crisi è stata risolta che sopraggiunge la stanchezza, dopodiché riusciamo a sentirci sollevati.

Ci sono diversi studi su come gestire lo stress da lavoro, su come anche la disposizione dell'ufficio e dell'arredamento influisca sull'umore e sulla produttività degli impiegati. Infatti anche la configurazione degli uffici influisce pesantemente sulla percezione, anche inconscia, che gli impiegati hanno del posto di lavoro. Se il luogo di lavoro è freddo e poco accogliente, nessuno andrà a lavorare con serenità e quindi anche la produttività e l'efficienza ne risentiranno. Per comprare mobili da ufficio ci sono essenzialmente due criteri: quello della bellezza e quello dell'utilità. In ogni ufficio ci sono degli elementi primari che non possono mancare, come tavoli, sedie, raccoglitori ecc. gli altri componenti sono aggiunti a seconda del budget e del gusto del personale. I materiali più moderni sono ora il vinile e il ferro, i tradizionali modelli in legno sono ormai superati e obsoleti. Anche il vetro è un materiale molto usato oggigiorno, sia con altri materiali che da solo, dà sempre ai mobili un tocco di stile.

Nell'acquistare moderni mobili per ufficio, che sia la prima volta o in vista di una riqualificazione dell'edificio, è importante determinare il carattere dell'azienda, che deve riflettersi nell'arredamento. Per esempio se l'azienda si occupa di elettronica e gadget, sarebbe consigliabile avere dei mobili in stile tecnologico.

Una delle meraviglie però della moderna architettura d'ufficio sono le pareti modulari da ufficio. Queste pareti sono davvero funzionali, nel senso che non son più destinate a creare tanti piccoli cubicoli dove ogni impiegato è rinchiuso per l'intera giornata, portando avanti ognuno il suo compito come tante piccole formiche, ma servono soprattutto a rendere flessibile e dinamico lo spazio dell'ufficio. Permettono di avere la propria privacy, ma anche di unire spazi e tavoli se il lavoro lo richiede. Le sedie poi non sono più spigolose sedie in metallo, ma sedie comode ed ergonomiche.

Gli uffici ora sono molto più funzionali ed accoglienti, e soprattutto rendono gli impiegati più contenti. Le pareti modulari inoltre si trovano in una grande varietà di formati, stili e colori. Scrivanie dei più diversi materiali e forme, ampi tavoli da riunione, aree reception comode e innovative, sedie confortevoli, efficienti sistemi di archiviazione, stampanti e spazi computer organizzati, stazioni di lavoro complete, ma si potrebbero indicare moltissimi arredi o complementi d'arredo che hanno cambiato radicalmente forma per adattarsi ai tempi e rendere il posto di lavoro meno grigio e deprimente, modificando così anche l'intero paesaggio dell'ufficio rendendolo una moderna meraviglia di efficienza e pace.

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A cura di Martina Meneghetti

Prima Posizione Srl - Keywords search


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Per attrarre Ricchezza Abbondanza e Prosperità nella vita, i nostri pensieri devono essere ricchi, abbondanti e prosperi. Tutte le persone facoltose, hanno dei modi di pensare molto simili; ed è il loro modo di pensare che li avvicina al denaro. Un detto popolare dice: che l`acqua va al mare, ossia dove ce n`è già tanta. Anche i poveri condividono pensieri simili e negativi sul denaro e sull`abbondanza, ad es.: Il denaro è la radice di ogni male, I soldi non crescono sugli alberi, Chi ha i soldi e avaro e meschino, I soldi non sono così importanti, ….e tanti altri detti popolari spesso anche volgari che sarebbe lungo e inutile elencare. Farò solo un ultimo esempio: Nella mia zona (Abruzzo) si suole dire: I soldi non li cacano gli asini.
Bene (anzi Male!) con questi pensieri come è possibile che il denaro giunga nelle vostre mani? Se voi dite al vostro partner o ad un amico che lui o lei per voi non è importante, statene certi non resterà a lungo al vostro fianco. Il denaro si comporta nello stesso modo, va nelle tasche di chi lo apprezza, e se ne sta alla larga da chi lo disprezza.
Questo articolo vuole aiutarvi a modificare i Pensieri Poveri e sostituirli nella vostra mente con dei Pensieri Ricchi.
Per fare questo userò i 17 File della Ricchezza estratti dal libro: I Segreti della Mente Milionaria di Harv Eker ( libro straordinario che consiglio a tutti di Acquistare se non lo avete ancora fatto).
Inoltre per scolpirli nella mente questi pensieri saranno associati alla tecnica dell`EFT (per la tecnica dell`eft rinvio al manuale di Andrea Fredi scaricabile anche dal sito pensierocreatore.it alla sezione Tecniche Efficaci).
Picchiettare il Punto Karare o il Punto doloroso dicendo 3 volte la frase dei file della ricchezza.
Poi picchiettate i singoli punti Eft (centro testa, sopracciglio, lato occhio, sotto l`occhio, sotto il naso, sotto il labbro, clavicola, lato braccio, sotto il pettorale, e lato delle dita come indicato nel manuale) pronunciando la frase della Sequenza.
I File: Le persone ricche credono “Io creo la mia vita” (tre volte)
- Sequenza: Io creo la mia vita
II File: Le persone ricche giocano al gioco del denaro per vincere (3 v.)
- Sequenza: Io gioco per Vincere
III File: Le persone ricche sono impegnate a essere ricche (3 v)
- Sequenza: Io sono Impegnato a essere ricco
IV File: Le persone ricche Pensano in Grande (3 v.)
- Sequenza: Io Penso in Grande
V File: Le persone ricche Sono Focalizzate sulle Opportunità (3 v.)
- Sequenza: Io Sono Focalizzato sulle Opportunità
VI File: Le persone ricche Ammirano le persone ricche e di Successo (3v.)
- Sequenza: Io Ammiro le Persone Ricche e di Successo
VII File: Le persone ricche Frequentano Persone Ricche e di Successo (3 v.)
- Sequenza: Io Frequento Persone Ricche e di Successo
VIII File: Le persone ricche sono Disposte a Promuovere se Stesse e il loro Valore (3 v.)
- Sequenza: Io Promuovo me stesso, Io Ho Valore

IX File: Le persone ricche Sono più Grandi dei propri problemi (3 v.)
- Sequenza: Io Sono Più Grande dei miei problemi

X File: Le persone ricche Sanno Ricevere molto bene (3 v.)
- Sequenza: Io So Ricevere Molto bene
XI File: Le persone ricche Scelgono di essere Pagate in base ai Risultati (3 v.)
- Sequenza: Io Sono Pagato in Base ai Risultati
XII File: Le persone ricche pensano “entrambi” (botte piena e moglie ubriaca) (3 v.)
- Sequenza: Io Scelgo entrambe le opzioni
XIII File: Le persone ricche sono focalizzate sul loro patrimonio netto invece del reddito da lavoro ( 3 v.)
- Sequenza: Io Sono Focalizzato sul Mio Patrimonio Netto
XIV File: Le persone ricche Sanno Gestire molto bene il Loro Denaro ( 3 v.)
- Sequenza: Io So Gestire molto bene il Mio Denaro
XV File: Le persone ricche fanno in Modo che i loro Soldi lavorino duramente per loro ( 3 v.)
- Sequenza: I Miei Soldi Lavorano per Me anche di notte
XVI File: Le persone ricche agiscono nonostante la Paura (3 v.)
- Sequenza: Io Agisco nonostante la Paura
XVII File: Le persone ricche continuano ad Imparare e Crescere (3 v.)
- Sequenza: Io Continuo ad Imparare e Crescere
Sono Sicuro che utilizzando questi Pensieri Ricchi presto vivrete dei cambiamenti economici strabilianti ( associate la lettura del libro di Harv Eker per meglio capire i pensieri e i concetti che sono dietro queste frasi).
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Fonte :Dino D'Ercole www.pensierocreatore.it


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La "città bella" del Salento

Gallipoli, "Kale Polis", la città bella, come veniva chiamata dai Greci, è considerata una delle mete turistiche più ambite del Salento e, in generale, per le vacanze puglia. Il suo successo lo deve senza dubbio alle attrattive che offre ai turisti, come la città vecchia, il mare e le spiagge, una buona cucina e numerose strutture ricettive dove soggiornare che spaziano dai più costosi hotel Gallipoli ai più economici bed and breakfast Gallipoli.

Gallipoli è situata sulla costa occidentale della penisola salentina. Si affaccia sul Mar Ionio, posizionata in una sorta di insenatura che regala un panorama suggestivo, soprattutto durante il tramonto. La città, di origini messapiche, è divisa in due parti messe in comunicazione tra loro grazie ad un ponte ad arcate del `600. Il borgo, la città nuova, su una sponda, il centro storico sull`altra, arroccato su un`isoletta calcarea.

Adagiato sull`isolotto proteso sul mare, il centro storico è un vero gioiello, ricco di scorci affascinanti. Un insieme di vicoli e piccole strade che si incrociano tra loro, protetti ancora oggi da mura, torri e bastioni che richiamano il suo passato fitto di invasioni e le donano un incredibile fascino. Tra le sue strette strade si scoprono palazzi baronali, corti, chiese e le caratteristiche case bianche a terrazza sul mare.

A guardia della città vecchia si trova il castello angioino circondato dal mare. Si presenta oggi con una forma quadrangolare, circondato da quattro torrioni negli angoli ed un quinto, il "Rivellino", staccato dal perimetro ed isolato nelle acque. Di grande bellezza è la Cattedrale di Sant`Agata in stile barocco, con interni di particolare pregio. Nelle vicinanze del ponte, nella parte nuova della città, si può ammirare la fontana greca, ricca di bassorilievi ispirati alla mitologia greca. Di fronte al centro storico, a ponente, si staglia sull`orizzonte l`isola calcarea di Sant`Andrea, lunga e piatta, che ospita il faro di Gallipoli.

Se si immagina Gallipoli si pensa alle vacanze estive, essendo questa una meta balneare molto ambita per la bellezza della costa e la trasparenza del mare. La costa gallipolina è prevalentemente sabbiosa con qualche zona rocciosa. Partendo da nord, a 8 km da Gallipoli, troviamo Lido Conchiglie con una costa a tratti rocciosa ed a tratti sabbiosa che si estende per circa 3 km. Proseguendo il percorso verso Gallipoli incontriamo Rivabella con la sua costa sabbiosa, in alcuni tratti fiancheggiata da una fitta pineta. Da Rivabella a Gallipoli si estendono 3km di costa composta in prevalenza da scogli.

Nella parte antica della città si trova una spiaggia molto caratteristica de "La Purità", che deve il nome alla chiesa che la sovrasta dalle mura bastionate. Si accede da un vicolo che costeggia le mura: da questo punto si ha una splendida panoramica della parte antica della città. È una spiaggia molto suggestiva. Uscendo dalla città percorrendo Lungomare Galilei, troviamo una costa fatta di scogli, che raggiungono i 3 m sopra il livello del mare.

Dopo aver percorso il lungomare della città in direzione sud si incontra Lido San Giovanni: qui e nelle zone vicine il mare è limpidissimo. Proseguendo troviamo Baia Verde, una delle località più conosciute e frequentate a Gallipoli, con una costa quasi sempre sabbiosa e il mare trasparente. Da qui si ha una vista panoramica molto suggestiva della costa gallipolina.

Scendendo ancora si scoprono splendidi angoli di paradiso, tra cui Punta della Suina, uno dei punti più suggestivi del Salento. Subito dopo si arriva a Punta Pizzo, con una spiaggia che si estende per circa 2 km. Fa parte dell`area protetta di “Isola di Sant’Andrea-litorale di Punta Pizzo”, un mosaico di ambienti molto vari composto da macchia mediterranea, pseudo-steppe mediterranee e ambienti umidi, ricchissimo di avifauna.

Come sempre anche quest`anno Gallipoli festeggerà la Settimana Santa con eventi e manifestazioni molto suggestive. L`appuntamento è dal 3 all`11 aprile.
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Fonte :Laura Boi

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La Grotta del Cane

La Grotta del Cane, di origine vulcanica, sorge nelle vicinanze del lago di Agnano e il paese di Agnano Terme, nei Campi Flegrei, in provincia di Napoli. Il nome Agnano sembra derivi dal termine Anauni, serpente. Si dice che il luogo era ricco di serpenti, infatti, che andavano a dissetarsi alle acque del lago. La zona poi divenne rinomata per le sue numerose sorgenti termali (ben 75!), per i fanghi e le pratiche di stregoneria.



La grotta misura un metro di larghezza e due di altezza. La caratteristica della grotta è l’esalazione di acido carbonico sprigionatosi dal sottosuolo. L’acido, dal peso specifico maggiore di quello dell’aria, si addensa anche a 30 cm dal suolo. Il nome di grotta del cane proviene da un crudele esperimento, offerto ai visitatori, in voga nel XVIII secolo e durato fino alla metà del XX, che consisteva nell’introdurre un cane nella cavità, il quale, a causa delle esalazioni letali di acido carbonico libero, era costretto a respirare la sostanza tossica venendo colpito immediatamente da sintomi di asfissia. Se riportato subito all’aria aperta, riprendeva i sensi, altrimenti nel giro di 3 minuti sarebbe morto.



Esiste la testimonianza di un illustre personaggio della letteratura francese, Alexandre Dumas: "Il padrone spinse dentro (il cane )... appena dentro, ... balzò, si levò sui posteriori per sollevare la testa al di sopra dell’aria mefitica che lo circondava. Ma tutto fu inutile: presto vacillò... si coricò, irrigidì le membra, le agitò come in una crisi di agonia, poi… rimase immobile... la bocca piena di schiuma... Lo credetti morto. ..."



Si legge in una pagina del volume di Giuseppe Mormile, "DESCRITTIONE DI TUTTO L’AMENISSIMO PAESE DI POZZUOLO E LUOGHI CONVICINI" del 1670: F Grottà chiamata delli Cani, nella quale ogni cosa viva, che v'entra, muore. G Lago d'Agnano, che non produce altro che rane. H Sudatorii, e fumarole d'Agnano.



La grotta del cane, di interesse non solo scientifico ma anche storico, è stata recentemente (2001) riaperta dopo 30 anni. Il recupero della cavità avviene in seguito al restauro delle Antiche Terme Romane, costruite 2700 anni fa. La visita, guidata, alla grotta avviene dietro prenotazione e comprende anche le terme romane.


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Daniele Imperi - Speleoblog, Forum Speleonauti


Fonte: Article-Marketing.it




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Speleologia e speleonauti

La speleologia è, letteralmente, la scienza che studia le grotte, la disciplina che si occupa della genesi e della evoluzione degli ambienti ipogei. Una grotta è un ambiente che si sviluppa al di sotto del suolo, grazie all'azione erosiva delle acque, che sciolgono la roccia creando sale, cunicoli, gallerie, pozzi e provocando frane, trasformando così l'intero ambiente sotterraneo con la loro azione erosiva e costruttrice insieme. Perché l'acqua non si limita soltanto a scavare, ma produce accumuli di carbonato di calcio che, nel corso dei secoli, assumono le più disparate forme, creando paesaggi suggestivi ed unici: sono queste le cosiddette concrezioni calcaree che adornano le grotte e ne fanno uno degli ambienti più particolari e delicati della terra.



Se tutti abbiamo certo sentito parlare di stalattiti e stalagmiti (una stalattite si forma a partire della volta dell'ambiente ipogeo, a causa dello stillicidio dell'acqua che deposita calcare, fino a formare una struttura conica rivolta verso il basso. Una stalagmite, invece, si forma a partire dal suolo, grazie al deposito di calcare contenuto nell'acqua che percola dall'alto ed ha una struttura conica rivolta appunto verso l'alto. Col tempo stalattiti e stalagmiti posso unirsi e formare delle colonne di dimensioni anche notevoli), una grotta nasconde però altre mirabili forme calcaree, che non finiscono di stupire colui che si avventura al di sotto della superficie terrestre: capelli d'angelo (concrezioni tubolari, trasparenti, delicatissime, da cui cade acqua a stillicidio), vaschette piene d'acqua cristallina, concrezioni a broccoli, concrezioni a vela, a dente di cane, cristalli di calcite. Queste concrezioni costituiscono una sorta di tesoro all'interno di una grotta e la loro presenza e varietà ne determina la bellezza.



Chi si avventura all'interno del sottosuolo è un esperto che ne conosce le caratteristiche e sa quindi come muoversi ed affrontare le varie difficoltà che potrebbe incontrare. Viene chiamato speleologo, ma spesso è soltanto uno speleonauta che ama addentrarsi sottoterra per ammirarne le bellezze che vi si nascondono.



Come e quando entrare in una grotta



Una grotta non è l'ambiente naturale dell'uomo e può rivelarsi molto pericolosa. E' bene entrarvi soltanto se si sa come muoversi all'interno, se alle spalle si ha un corso di introduzione alla speleologia, in cui si sono potute apprendere le nozioni principali sulla morfologia dell'ambiente ipogeo e sulle tecniche di progressione.



Dopo aver frequentato un corso, presso uno dei tanti gruppi speleologici presenti in Italia, l'allievo ha acquisito una minima esperienza all'interno delle grotte, ha imparato le tecniche di progressione su corda, ha capito quali pericoli possono nascondere. Se ancora non è in grado di avventurarsi da solo in grotte sconosciute, specialmente ad andamento verticale, sa comunque avanzare nell'ambiente.



E' bene a questo punto parlare della suddivisione che gli speleologi fanno delle grotte: orizzontali e verticali.
Viene definita orizzontale una grotta la cui progressione all'interno avviene senza l'uso di attrezzature tecniche (imbracatura, moschettoni, corde, attrezzi per la discesa e la risalita), mentre è verticale una grotta che presenta tratti da superare con l'ausilio di attrezzature tecniche di progressione su corda.
Una grotta orizzontale non è certo una strada asfaltata, può presentare dei tratti da oltrepassare in arrampicata libera, magari dovuti a frane, così come una grotta verticale non è detto che sia costituita da una serie continua di pozzi, come vengono definiti i tratti verticali.



Una grotta è un ambiente variegato, fatto di gallerie, sale, strettoie, pozzi, spaccature, cunicoli, frane, pendii. Entrare in una grotta è un'esperienza unica ed affascinante, ma è bene farlo accompagnati da personale esperto.



Grotte turistiche e non



Alcune grotte, per la loro rara bellezza, sono state chiuse al pubblico e vengono sfruttate come grotte turistiche. Una grotta turistica è stata attrezzata in modo tale da essere percorsa, per tutta la sua lunghezza o per parte di essa, da un pubblico vasto e non soltanto da speleologi. Sono state montate passerelle per rendere più agevole il percorso, luci per illuminare gallerie e volte. Se da una parte questo lavoro permette la visita ad un gran numero di persone, tuttavia la grotta viene a perdere parte del suo fascino e della sua naturalezza, proprio a causa di passerelle, fili elettrici, centraline, lampade al neon.



Grotte di interesse scientifico



La grotta ha rappresentato uno dei primi rifugi dell'uomo preistorico, così come di alcuni mammiferi ormai estinti. E' più che naturale, quindi, rinvenire all'interno di alcune grotte ossa umane appartenenti all'Età del Bronzo o all'antenato dell'orso, l'ursus spelaeus, così come manufatti e altri reperti di interesse archeologico. Alcune grotte erano utilizzate inoltre come luoghi di sepoltura. Questi ambienti sotterranei sono protetti perché unici e di grande valore scientifico.



Vita all'interno di una grotta



E' frequente chiedere agli speleologi se c'è aria e vita al di sotto della superficie terrestre.
Una grotta, essendo provvista di un'entrata, è caratterizzata da una circolazione di aria, in alcuni casi perfino sottoforma di fortissimi e gelidi venti. L'aria all'interno non è inquinata né rarefatta, quindi.



Ciò che rende l'ambiente ipogeo differente da quello di superficie è principalmente l'assenza di luce. Il buio pesto, l'oscurità profonda che non consente all'occhio di abituarsi poiché non esiste alcuna fonte di luce. Una volta sotto, una volta abbandonata l'area scarsamente illuminata dall'imbocco della grotta, si entra in un altro mondo e in un'altra dimensione. Si deve obbedire ad altre leggi naturali.



Il casco, d'obbligo per proteggere il capo da urti accidentali contro la roccia o dalla caduta di piccoli sassi dovuti a frane, assestamenti o dal movimento degli stessi speleologi, è provvisto di un apparato di illuminazione che consente di rendere visibile un buon tratto, in funzione della sua potenza ma anche della conformazione della grotta.



Le specie animali che vivono al suo interno sono quindi in grado di muoversi nell'oscurità.
La più conosciuta è senza dubbio il pipistrello, mammifero in grado di volare e spostarsi grazie agli ultrasuoni. Ha fatto della grotta il suo habitat principale, che abbandona per procurarsi il cibo. Alcune grotte ospitano intere colonie di pipistrelli, che creano, coi loro escrementi, strati e strati di guano.
Una serie di insetti, presenti soprattutto in vicinanza dell'entrata, popola l'ambiente ipogeo. Ragni, alcuni dei quali grossi come l'unghia di un pollice, zanzare, moscerini e poi colonie di dolichopoda (Dolichopoda ligustica) o grilli delle grotte, insetti ortotteri dotati di lunghe antenne e lunghe zampe, adattate a muoversi all'interno delle grotte.
Ma nelle cavità naturali troviamo anche alcuni anfibi. Il più particolare è il proteo (Proteus anguinus), anfibio anguilliforme, cieco, dalla pelle rosata, in Italia presente nell'area di Trieste e Gorizia. In vicinanza dell'entrata, nel caso di grotte che presentano una circolazione di acqua al loro interno, si rinvengono spesso rane e più raramente salamandre.



La speleologia è, oltre a una disciplina scientifica, una grande passione che unisce l'amore per la natura con la propensione all'avventura e alla ricerca. Lo speleologo, che si impegna a mantenere inalterato l'ambiente in cui si avventura, ne è il suo primo rappresentante.


Informazioni sull'Autore



Daniele Imperi, speleonauta, ha frequentato un corso di introduzione alla speleologia nel 2004. Nel suo speleoblog descrive le grotte visitate, oltre ad escursioni in montagna.


Fonte: Article-Marketing.it




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Le piante e la potatura

Con il termine potatura si intendono tutte le attività che permettono di controllare il naturale modo di vegetare e fruttificare degli alberi e piante che abbiamo nel giardino di casa. Grazie a queste attività è possibile ottenere il massimo dalla pianta in termini di estetica, funzionalità e igiene.

Lo scopo della potatura quindi è di mantenere a lungo l'armonia della chioma e la salute della pianta, pertanto dovranno essere evitati gli interventi troppo drastici che ne alterano fortemente la conformazione. Una potatura eccessiva infatti può danneggiare la pianta indebolendo le sue difese favorendo così l'insorgere di malattie.
Falsa è la credenza che la potatura sia un intervento da praticarsi annualmente. Se l'albero è stato piantato rispettando gli spazi uno dall'altro, in un terreno mantenuto ricco di nutrimenti e la pianta non presenta particolari problematiche, spesso la potatura non è necessaria se non in piccoli interventi di contenimento.
Con l'avanzare dell'età della pianta gli interventi di potatura saranno sempre meno necessari fino a costituire eventi straordinari. Un'altra convinzione errata è che la potatura fortifica la pianta. La realtà è che la potatura modifica i percorsi linfatici obbligando la pianta a reindirizzare i nutrimenti e le forze destinati ai rami potati verso altri rami. Potare rami di poca importanza sortisce effetti di poca importanza, la scelta di potare rami importanti dovrebbe essere fatta con la consapevolezza di come la pianta reagirà operando anche le azioni che l'aiutino a riprendersi come l'applicazione di una pasta protettiva e cicatrizzante.
Altro aspetto molto importante da tenere in considerazione relativamente alla potatura è che questa non costituisce rimedio alle malattie. Se una pianta presenta segni di malattia spesso le azioni da intraprendere sono altre e, se non si ha l'esperienza necessaria per procedere, è consigliabile rivolgersi ad un esperto.
Le tipologie di potatura più comuni sono:
- Rimondatura: questa azione prevede l'eliminazione di rami secchi o danneggiati e deve essere eseguita con regolarità.
- Contenimento: questa azione consente di mantenere la dimensione della chioma della pianta entro gli spazi previsti accorciando così i rami che si sono allungati troppo.
- Diradamento: questa azione consente di eliminare alla base i rami dove sono cresciuti troppo fitti. Fondamentale per la pianta infatti è il passaggio di aria e luce e se l'infittimento della chioma impedisce questo è consigliabile praticare il diradamento.

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Valerio Carnevali

Agenzia Immobiliare Rasi


Fonte: Article-Marketing.it




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La Stella di Natale

Euphorbia (o Poinsettia) pulcherrima proviene dal Messico, dove fu scoperta nel 1834; nel suo abitat naturale è un arbusto alto sino a 5 metri. Questa pianta presenta foglie modificate nel colore dette brattee ed è facilmente reperibile nel periodo invernale, specie a Natale, quando i suoi toni vibranti fungono da decorazione. I veri fiori sono piccoli e gialli e fioriscono contemporaneamente alle brattee ornamentali. I numerosi ibridi attualmente disponibili sono più compatti di quanto lo fossero precedentemente; infatti, vengono trattati con un ritardante per la crescita in modo da garantire delle piante di dimensioni contenute. Affinché producano le caratteristiche brattee colorate a metà inverno, le Stelle di Natale vengono tenute in condizioni particolari, difficilmente riproducibili fra le pareti domestiche e, pertanto, molte piante vengono eliminate dopo la caduta delle brattee, a maggio. Le sue brattee vivacemente colorate fanno della Stella di Natale la pianta natalizia più piacevole.


Temperatura - Atmosfera
La Stella di Natale ha bisogno di una temperatura minima di 14° C e va tenuta lontana dalle correnti d'aria. Sistemare il vaso in modo che abbia una buona luce: in inverno tollera bene anche quella diretta del sole. Nel caso la pianta venga tenuta anche in estate, è bene evitare l'illuminazione solare diretta.


Acqua
Le piante acquistate a Natale sono, in genere, già ben assestate, con un apparato radicale forte e vigoroso; bagnarle abbondantemente, ma aspettare che il terriccio sia ben asciutto in superficie prima di annaffiarle. Ricordare che più la temperatura è alta, più l'esemplare avrà bisogno di acqua.


Umidità
Irrorare regolarmente la Stella di Natale e metterla su di una vaschetta di ciottoli idrofili per mantenere costante l'umidità; in alternativa, sistemarla in un portavaso decorativo e riempire lo spazio libero utilizzando della torba umida.


Concimazione
Concimare la Stella di Natale solo durante la primavera e l'estate: la maggior parte delle piante, tuttavia, non sarà più in casa in questa stagione, ma sarà stata trasferita nel patio.


Rinvasatura
A maggio tagliare la Stella di Natale a metà e poi rinvasarla utilizzando un terriccio drenante.


Per far fiorire la Stella di Natale da un anno all'altro è necessario mantenerla completamente al buio 14 ore ogni giorno durante i mesi di ottobre e novembre; qualunque interruzione renderà inefficace il processo e si dovrà ricominciare nuovamente tutto da capo.



Problemi e rimedi

Problemi di coltura. La carenza di acqua, la temperatura eccessiva e le correnti d'aria, sono molto dannose per la Stella di Natale.

Le foglie si afflosciano. Un ambiente troppo freddo è il responsabile di questo inconveniente, come anche la mancanza di cure. Se le foglie ingialliscono, si arricciano e cadono la causa è da ricercarsi nell'eccessivo caldo o nella scarsa umidità.


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Emanuela Caposecco

Emydea - fiori, piante, composizioni floreali


Fonte: Article-Marketing.it




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I pannelli solari

I pannelli solari termici permettono di riscaldare l'acqua sanitaria che viene utilizzata quotidianamente in una normale casa o appartamento evitando di usare gas o elettricità che sono
inquinanti e sempre più cari. In termini pratici sono un sostituto dello scaldabagno elettrico o della caldaia a gas per ottenere acqua calda nelle nostre case. Il vantaggio economico di questo investimento è indubbio. In Italia un impianto in base all’ubicazione della vostra casa si ammortizza nel giro di 3-8 anni e siccome la durata media è di 15-20 anni il risparmio economico che emerge dalle vostre bollette è notevole.

Tali sistemi sono normalmente composti da un pannello che assorbe l’energia solare, uno scambiatore, all’interno del quale circola un fluido che serve per trasferire il calore dal sole alla vostra acqua di casa. Lo scambiatore è composto da una serpentina all’interno della quale circola il fluido. Tale serpentina passa dal pannello al serbatoio di acqua calda così da trasportare il calore ed accumularlo nel serbatoio sotto forma di acqua calda che andrà a riscaldare la vostra casa o vi permetterà di fare una doccia calda a spese esclusivamente del sole.



Oltre ad un risparmio economico è molto importante l’impatto ambientale di questi impianti che è completamente nullo. La conseguenza più diretta è il risparmio di idrocarburi quali petrolio o gas e di energia elettrica. I benefici sono molteplici: mancata emissione di CO2, minore necessità di infrastrutture per il trasporto dell’energia da grandi distanze, mancata emissione di ossidi di zolfo, di azoto e di pm10, mancata immissione nell’ambiente di calore che contribuisce al riscaldamento globale. Una curiosità viene dal comune di Selva di Val Gardena che vanta la più elevata diffusione di pannelli solari termici in Italia. Nel territorio del comune sono installati 2000 m2 di pannelli con una media di quasi 800 m2 per mille abitanti.



Questi tipi di impianti si possono suddividere in diverse tipologie di cui non mi dilungo nella descrizione ma mi limito solo di informarvi dell’esistenza: piani vetrati e non, piani selettivi e non, sottovuoto, vetrati con aria calda, scoperti.



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Valerio Carnevali

Valerio Carnevali soluzioni informatiche

Immobiliare Rasi


Fonte: Article-Marketing.it




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In questi periodi di risparmio energetico, diminuzione delle emissioni, contenimento dei costi e soprattutto delle bollette, si cercano in tutti i modi soluzioni per consumare meno ma non dover
abbassare i nostri standard di vita.


Molte aziende stanno studiando soluzioni moderne ed ecologiche per il riscaldamento ed attrezzature per la climatizzazione degli ambienti domestici. Uno degli ultimi ritrovati sono i quadri a parete riscaldanti, un innovativo sistema eco riscaldante che assicura grandi vantaggi economici e un efficace riscaldamento ecologico. Esistono sia nel formato quadri a parete, che come caloriferi a parete e grazie alla loro innovativa tecnologia riescono a riscaldare un appartamento consumando molto meno dei tradizionali sistemi di riscaldamento.


A breve sarà possibile utilizzarli anche come sistemi di riscaldamento a pavimento, facili da installare ed estremamente economici, sia per la posa che per la gestione. Le nuove tecnologie in materia di riscaldamento stanno trovando anche valide risposte negli impianti di riscaldamento a pavimento che sfruttano l’energia solare a costo nullo e perciò garantiscono temperature confortevoli in pieno rispetto dell’ambiente.

Esistono poi ovviamente i pannelli solari che sono spesso utilizzati negli impianti termici per la produzione di acqua calda sanitaria o per il riscaldamento domestico e sono chiamati anche collettori solari. Ne esistono di due tipi, i collettori piani, più usati e più economici che si possono usare anche se il cielo è nuvoloso, e i collettori a concentrazione, che sfruttano solo la radiazione diretta ma producono temperature più elevate. Di primaria importanza è però poter mettere a confronto il vecchio sistema caldaie/termosifoni e pannelli solari/termoconvettori e radiatori di nuova generazione. In quanto a risparmio, emerge che un impianto a pannelli radianti di nuova generazione abbatte i costi di combustibile del 50% circa, mentre accorgimenti più oculati, quale il solo utilizzo nelle zone vivibili (o zone di lavoro) possono abbattere i costi fino al 70%.

Nella scelta di collettori e di centraline solari bisogna tener conto anche di quanta energia serva per la sua produzione, in modo da scegliere quelle tecnologie a basso impatto ambientale ed energetico. Un modulo standard da due metri per uno consente il riscaldamento di un ambiente interno di circa 30 metri quadri di superficie. Per riscaldare superfici superiori è comunque possibile installare più moduli con eventuale pompa a vuoto.

Altra soluzione, specialmente nei luoghi isolati, è utilizzare le caldaie a legna, a pellets o a mais, che hanno raggiunto un livello abbastanza elevato di efficienza e affidabilità, ed inoltre non producono fumi tossici, dato che bruciano solo combustibili naturali. Il riscaldamento infrarossi è inoltre un nuovo sistema che permette di scaldare senza disperdere il calore.

I normali caloriferi scaldano l'aria, e questa scalda l'ambiente circostante, con gli infrarossi si elimina un passaggio. I raggi infrarossi, infatti, scaldano direttamente persone ed oggetti presenti
nella casa. Il riscaldamento per irraggiamento emette calore sotto forma di radiazioni infrarosse, simili al calore dei raggi del sole, producendo un comfort termico direttamente sul corpo. Il calore così prodotto è assolutamente pulito, ecologico e addirittura benefico per il corpo, riducendo notevolmente i consumi e quindi anche i costi.

Gli attuali metodi di riscaldamento, basati su fonti di energia non rinnovabili e spesso non compatibili con l’ambiente, non sono più sostenibili sul lungo periodo.

Prima o poi nelle nostre case dovremo affrontare il problema di passare ad utilizzare fonti di energia rinnovabili e che rispettino l’ambiente. Il petrolio non durerà per sempre, anzi, e anche il gas diventa sempre più caro ogni anno che passa, influenzato sia da questioni economiche che politiche. Questi sono solo alcuni dei metodi innovativi per riscaldare le nostre case, molte aziende sono alla ricerca di soluzioni sempre più efficienti, sempre più economiche e soprattutto nel rispetto dell’ambiente.




Informazioni sull'Autore



A cura di Michele De Capitani
Trenet Srl – Web design posizionamento


Fonte: Article-Marketing.it



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Capita molto frequentemente che le condizioni in cui le nostre piante da appartamento vivono non siano proprio ottimali, poiché l'ambiente in cui viviamo è spesso assai diverso da quello ideale alla vita ve­getale, in modo particolare per quanto ri­guarda l'umidità dell'aria, realizzabile sol­tanto in serra. E’ necessario tenere presenti le particolari necessità di aria, umi­dità, luce e del tipo di terreno adatto, va­riabile da pianta a pianta. Il resto di­pende dal buon senso e dall'applicazione di norme elementari che sono note a tutti, dato che raramente possiamo permetterci una serra dove spostare le piante se queste accusano dei problemi.


I luoghi in cui viviamo sono in genere troppo asciutti per le piante, specie quando vi sono impianti di riscaldamento centraliz­zato; le stufe a cherosene variano di poco l'umidità dell'aria, ma l'opposto si verifica con l'impiego di combustibili solidi o di gas, a meno che non vengano installati degli umidificatori. Il rimedio consiste nel creare un favorevole microclima attorno alle piante e il siste­ma più semplice per realizzarlo consiste nel mettere il vaso della pianta all'interno di un altro vaso più grande. Riempiamo lo spazio vuoto tra le pareti dei due recipienti con sabbia o torba in modo da tenerle costantemente umide. Siccome l'acqua evapora, la pianta viene ad essere avvolta dal pur tenue vapore che si sviluppa e le sue foglie possono usufruire di un'oasi d’aria umida, anche se tutta l'aria attorno è secca.



Nonostante queste precauzioni vi sono degli ambienti, in un appartamento, che sono proprio inadatti per le piante, come spesso succede nelle vicinanze dei radiatori dei termosifoni perché troppo caldi: altri luoghi sono inadatti perché troppo asciutti. Anche se la temperatura dell’ambiente può sembrare adatta alla pianta, una continua corrente d'aria fredda avrebbe su di
essa effetti molto dannosi; la pianta inizierebbe a perdere foglie e probabilmente mo­rirebbe, sicché è bene stare attenti al manifestarsi di tali segnali.



Poi bisogna tener presente che le piante se­guono propri cicli naturali che dipendono fondamentalmente dalle variazioni sta­gionali della temperatura, dell'intensità e della durata dell'illuminazione. È evidente che le piante d'appartamento avvertono meno di queste modificazioni, tuttavia non è raro vedere piante che crescono floride senza però fiorire a causa di
un'illuminazione troppo scarsa o troppo violenta. Bisogna dunque considerarne l’ubicazione nella casa: in primavera, la stagione di maggiore attività vegetativa, le piante aumentano le proprie richieste di tutto ciò che necessita loro per l'accrescimento tra cui, fondamen­tale, la luce. Se sono collocate in angoli bui, è meglio spostarle in modo che possano go­dere dei primi giorni di sole, ma fate atten­zione che la luce convogliata dai vetri non le danneggi: alcune specie sono infatti particolarmente sensibili, al punto da perdere la colorazione fogliare.



Durante l'inverno sono state ridotte le ferti­lizzazioni e le irrigazioni: è questo il mo­mento di riprendere a poco a poco il rit­mo normale; infatti, mentre nei mesi freddi era sufficiente innaffiare le vostre piante circa una volta ogni tre giorni, ora che esse riprendono l'attività vegetativa dovete ri­spondere alle particolari esigenze di ognu­na. Se la pianta si presenta carente d'acqua e il terreno tende ad asciugarsi velocemente, potete mettere il vaso a “bagno maria” in uno più grande riempito d'acqua in modo che l'assorbimento sia continuo. Allo stesso modo è importante aumentare la cadenza delle fertilizzazioni, che mentre durante l'inverno erano poco o per nulla necessarie, durante la primavera è opportuno siano effettuate almeno una volta al mese o anche più spes­so secondo le specifiche occorrenze della pianta. State però attenti a non eccedere nelle dosi per non bruciare le radici o le fo­glie; se questo caso purtroppo si verificasse, fate un'abbondante innaffiatura per diluire il fertilizzante.



Un caso particolare è costituito dalle piante grasse: esse si ridestano da un periodo di completa inattività, quindi la ripresa delle innaffiature e delle fertilizzazioni deve esse­re graduale e le quantità sempre limitate; si inizierà inumidendo leggermente il terreno per stimolare il risveglio delle radici e si au­menterà poi progressivamente la dose.



Dovete inoltre effettuare una pulizia della pianta rimuovendo le foglie cadute e quelle parzialmente inaridite: non abbiate timo­re, le ferite si cicatrizzeranno in fretta. Ac­corciate i rami delle rampicanti, soprattutto se sono malati o secchi, e ricorrete pure alla cimatura affinché si moltiplichino i ramoscelli sottostanti per aumentare la fittezza e la rigogliosità della pianta stessa. Sostituite, se necessario, il tutore delle piante e applicate­ne a quelle che ne avessero bisogno; ne esi­stono in commercio in bambù o plastica di tutte le lunghezze e forme e ve ne sono anche tipi specifici per le rampicanti circondati di uno strato di materiali vari (muschio, paglia, ecc.). Dovrete interrare bene il tutore e le­garvi stabilmente la pianta utilizzando ma­teriale non troppo visibile.



La polvere che si deposita sulle foglie può ostruirne i pori, impedendo così la respira­zione: pulite le foglie con un batuffolo di cotone imbevuto d'acqua o con i prodotti ap­positamente esistenti e ripetete questa ope­razione costantemente. Alcune specie, come la Vriesia, emettono nuovi germogli collegati alla pianta madre tramite le radici: tali indi­vidui possono essere separati e piantati in altri vasi in cui cresceranno autonomamen­te. Al fine di mantenere la massima quantità di terra possibile attorno alle radici è meglio estrarre i nuovi individui dopo aver tirato fuori la pianta madre dal vaso e ripiantare in se­guito quest'ultima e i nuovi getti secondo la tecnica classica.



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Emanuela Caposecco

Emydea - fiori, piante, composizioni floreali


Fonte: Article-Marketing.it



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In tutta Italia, da Aosta a Lampedusa, si alza un solo grido: basta rumore.

Difatti, l’inquinamento acustico è un problema che affligge la vita moderna. Cantieri, aeroporti, locali notturni, industria pesante, traffico mettono a dura prova nervi e timpani di oltre 40 milioni di italiani ogni giorno (secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità).

Ma cosa fanno gli italiani per difendersi da questo nemico? Solitamente e sempre più spesso si riuniscono in comitati in quanto le normative in questo campo sono ancora molto labili e soggette a differenti interpretazioni a seconda delle differenti correnti di pensiero.

Vediamo ora di capire cos’è l’inquinamento acustico ed i suoi danni fisici e psichici all’organismo umano.

In effetti, un inquinamento di questo genere può essere semplicemente paragonato ad un danneggiamento dell’ambiente naturale ed urbano da parte dell’uomo e delle azioni che esso compie nel suo habitat. La soglia di inquinamento viene superata quando il danneggiamento è dovuto ad un’eccessiva e prolungata esposizione di rumori di elevata intensità.

A tal proposito, l’inquinamento acustico può provocare nel tempo, oltre ai classici problemi fisici (sordità, problemi e malattie all’apparato uditivo), anche difficoltà a livello psicologico che si manifesta con sintomi di stress e pressione sulle persone che sono continuamente esposte al rumore.

Le principali cause di inquinamento acustico in Italia sono cantieri, aeroporti, traffico stradale e fabbriche. Appunto per questi motivi, sin dall’antichità queste attività rumorose venivano posizionate ai margini delle città. Ma in un mondo in continua espansione ed in perenne bisogno di spazio, questo ormai non è più quasi possibile da applicare alla civiltà economica moderna.

Partendo da questo concetto bisogna quindi rivedere e limitare le fonti di rumore ad elevata densità ed in particolar modo la guerra contro il rumore proveniente dalle industrie si combatte tranquillamente via web, grazie ad innovative aziende che investono continuamente nelle tecnologie di insonorizzazione acustica ed in prodotti in grado di isolare acusticamente qualsiasi stanza e/o lavorazione di tipo industriale.

In questi termini, sempre più aziende del settore si affacciano al mondo internet per proporre le proprie cabine insonorizzate ideali per la filtrazione industriale a clienti potenziali che ricercano per l’appunto di ridurre al massimo le proprie emissioni acustiche, al fine di migliorare la qualità dei propri dipendenti e dei propri “vicini di fabbrica”.

L’ideale quindi è anticipare i tempi, affidandosi a società specializzate nella insonorizzazione industriale che permetta di ridurre al minimo ogni emissione di rumore e ad ogni modo ridurre i decibel (unità di misura del suono, sigla dB).

Investimenti di questo tipo permettono enormi vantaggi, sia ai fini legali sia ai fini della produttività in termini di miglioramento delle condizioni lavorative delle risorse umane. Allora non resta che informarsi ed installare subito queste tipologie d’impianti d’insonorizzazione acustica ed ambientale.

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A cura di Michele De Capitani

Prima Posizione Srl – Comunicazione Marketing


Fonte: Article-Marketing.it




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Con l’introduzione della raccolta differenziata, il problema della pulizia della città si è parecchio complicato rispetto a prima. Se tenere pulita la città a parole è un valore che tutti condividiamo, i mezzi per farlo sono diversi e non sempre di facile applicazione. Molte città si sono dovute adeguare a questo sistema, e soprattutto i cittadini hanno dovuto imparare a differenziare e a separare i vari materiali.
Già di per sé un primo passo non immediato per molte persone. Entro il 2006 era obbligo di tutti i Comuni raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti (in origine tale percentuale era da raggiungere nel 2003); la nuova normativa prevede l'obbligo di raggiungere il 65% entro il 2012. I comuni che non rispettano tali limiti incorrono in multe salate. Mentre più un comune ricicla e meno paga. Negli ultimi anni, soprattutto grazie a questo sistema, si sono registrati risultati molto buoni, con in testa Torino che è attorno al 50% come percentuale di riciclaggio e a seguire Verona con il 36%. Addirittura alcuni comuni raggiungono risultati oltre l’80% del materiale differenziato.

Un secondo problema si affronta nell’organizzazione della raccolta dei rifiuti. Alcuni comuni hanno adottato la raccolta dei rifiuti porta a porta, con giorni stabiliti per ogni tipo di rifiuto. Alcuni hanno sistemato ad ogni angolo le famose campane per i rifiuti, ognuna per una diversa tipologia di materiale. I materiali riciclabili sono i rifiuti organici, la carta, l’alluminio, la plastica e il vetro. Con questi nuovi servizi servono anche nuovi bisogni, come nuovi metodi di raccolta dei rifiuti o l’utilizzo di nuove spazzatrici stradali.

La pulizia della propria città è un tema caro a molti cittadini. Questo non si riflette solo sul ritiro dei rifiuti, che sia fatto porta a porta o tramite le campane. Un momento molto delicato è proprio la pulizia vera e propria delle strade. Le città sono sempre più caotiche, più trafficate, più abitate e di conseguenza anche più sporche. Ogni città adotta i propri metodi e soprattutto ogni area richiede metodi e strumenti diversi, dalle spazzatrici manuali alle pulizie meccanizzate. Le attività di asporto dei rifiuti e pulizia stradale sono spesso svolte dalla medesima azienda, all’interno di un comune. Aziende che hanno dovuto rinnovarsi e strutturarsi in modo diverso per poter fronteggiare tutte le rinnovate esigenze.

Molte aziende si avvalgono inoltre di servizi di noleggio di macchine per la pulizia, per contenere i costi del rinnovo delle attrezzature. In questo campo infatti sono nate ultimamente anche delle innovazioni che potrebbero cambiare la vita di molti cittadini. Per esempio a quante persone è capitato di trovarsi una salatissima multa per aver lasciato l’auto posteggiata in strada mentre era in corso la pulizia della strada? Per ovviare a questo problema ora stanno nascendo macchine per la pulizia della strada anche con le auto parcheggiate. Queste macchine utilizzano una tecnologia che consiste in un braccio (snodabile nelle macchine grandi, fisse in quelle piccole) con cui l’operatore a terra rimuove con un getto di aria e acqua compressa lo sporco sui marciapiedi e
sotto le auto portandolo a centro strada da dove viene aspirato dalla macchina.

Amare la nostra città vuol dire anche aiutare a mantenerla pulita, il riciclaggio dei rifiuti è un momento fondamentale, ma non solo questo. Occorre soprattutto sensibilizzare e coinvolgere tutta la cittadinanza nel migliorare il decoro e l'igiene del territorio, attraverso abitudini ecologicamente virtuose.

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A cura di Martina Meneghetti

Prima Posizione Srl – Redazione piano marketing


Fonte: Article-Marketing.it




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Come organizzare un giardino fiorito

Il giardinaggio può essere un hobby molto piacevole e rilassante. Si tratta di un'attività creativa, che può aggiungere colore ed una gradevole vista di casa vostra. Il giardinaggio è molto di più che ridursi a piazzare alcune piante nel terreno, quindi per goderselo al meglio e per avere un gradevole impatto visivo c’è bisogno di pianificare alcune cose e prendere alcune decisioni preventive su come vorreste realizzare il vostro giardino.

Probabilmente la considerazione iniziale più importante è quella di valutare che tipo di giardino vogliamo. Un giardino a prato verde oppure un orto? Un giardino soltanto di fiori? Un giardino con dei fiori che sbocciano solo in primavera, o di una varietà di fiori che possono fiorire dalla primavera all'autunno? Se proprio lo si vuole veramente e si ha abbastanza spazio, perché non avere diversi giardini nello stesso tempo? Ad esempio un piccolo spazio vicino casa per la coltivazione di erbe e poi magari alcuni fiori in un angolo per aggiungere solo un tocco di colore.


Solo dopo aver deciso il tipo di giardino desiderato possiamo andare a scegliere le varie collocazioni; se si vogliono coltivare delle erbe o ortaggi il miglior posto per loro è vicino casa e meglio ancora dalla parte della cucina, in modo da potervi accedere facilmente mentre si sta preparando da mangiare. Se si desiderano invece fiori, piante o arbusti, allora questi possono essere collocati in qualsiasi posto dello spazio a disposizione.

Una cosa però è da tenere in considerazione per quanto riguarda la posizione ed è la quantità di sole che ogni determinata zona riceve durante il giorno. Prendete un foglio di carta e disegnate una mappa approssimativa del giardino, distinguendola in varie sezioni. Poi, iniziando dal mattino, controllate il giardino ogni ora e annotate se le varie sezioni sono colpite dal sole o no. Se una sezione riceve 6 o più ore di luce solare diretta, si tratta di una zona di sole pieno. Dalle 3 alle 6 ore è una zona di sole/ombra e meno di 3 ore è di piena ombra. Una volta distinte le varie sezioni del vostro giardino, relativamente alle zone di sole-ombra, allora potete scegliere la piante adeguate.


A questo punto bisogna decidere anche la disposizione per le vostre piante/fiori e cosa vogliamo piantare. A seconda dei vostri gusti, potete definire la loro collocazione in precise forme geometriche, oppure in formazioni libere, come ad esempio una sorta di “ameba”, che ovviamente vi consente una maggiore libertà di realizzazione. Inoltre bisogna decidere come piantare le aiuole; potete ad esempio creare delle file strette formate da un unico tipo di fiori, oppure avere diversi gruppi composti da diversi tipi di fiori/piante. Se si pensa di piantare una composizione mista, bisogna assicurarsi che le varietà siano compatibili tra di loro. Quindi si sceglieranno piante che hanno esigenze simili per quanto riguarda il tipo di terreno, l’acqua e luce solare.


Mentre si pianta bisogna sempre raffigurarsi un gradevole accostamento tra i diversi colori e forme; assicuratevi quindi che i colori e le forme non siano in contrasto. Potete creare una dimensione verticale per un’aiuola, con piante più alte poste in mezzo o posteriormente, riducendo gradualmente l’altezza mano a mano che si va verso il bordo dell’aiuola.


Uno dei modi generalmente usato per donare una vista naturale alle composizioni, è quello di posizionare le piante in gruppi dispari di tre, cinque o sette piante in ogni gruppo.


Nel programmare il vostro giardino, potreste anche voler decidere di mettere in risalto alcuni fiori o piante che vi piacciono di più. Se avete delle piante ad alto fusto, potreste piazzare tra di loro ad esempio degli elementi decorativi, come paletti, lampioncini, statue, ecc., oppure delle sfere ornamentali per aggiungere un gradevole tocco visivo.


Un giardino progettato senza certe accortezze può solo sembrare un banale miscuglio di piante messe lì a caso, mentre uno ben pianificato avrà una look sicuramente migliore.


Il consiglio quindi è soprattutto quello di riservare un po’ del vostro tempo alla pianificazione degli spazi verdi, anche perché potete sempre cambiare idea mentre state ideando il vostro giardino.



Usate la vostra immaginazione e renderete il vostro giardino unico.


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Emanuela Caposecco

Emydea - fiori, piante, composizioni floreali


Fonte: Article-Marketing.it




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